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mercoledì 2 gennaio 2013

Cos'è un plagio?



Come potete vedere a questo link, ci sono svariate forme di plagio, quello che ci interessa e che andremo ad analizzare è il Diritto d'autore.

È inutile che vi spieghi i dettagli sul diritto d'autore, sul link che vi ho postato c'è scritto tutto quello di cui avete bisogno di sapere.
Dunque, perché parliamo di questo argomento oggi? Perché, ragazzi, nonostante tutte le spiegazioni su wikipedia, continuo a non capire quando precisamente qualcosa è considerabile plagio oppure no. Mi spiego meglio, nel mondo del disegno, indipendentemente da fumetto o illustrazione, la storia dell'arte in special modo ci insegna che gli artisti DA SEMPRE rubano da altri per crescere ed apprendere. Come Castellini prendeva spunto da Buscema tanto da farne "sua" la sua arte e poi evolversi, così ha fatto Simone Bianchi con Castellini. È un circolo vizioso, Buscema partì direttamente da Michelangelo ed altri artisti rinascimentali. E badate, discorsi del tipo "Prendere spunto" non hanno alcun senso logico, in base a cosa potete affermare che qualcosa è "presa come spunto" o plagiata? Andiamo con ordine e con calma, ci arriveremo piano piano al  sunto della discussione.

Vado avanti raccontandovi un episodio curioso.

Ricordo agli inizi del rinascimento un episodio riguardo Brunelleschi e Donatello. Donatello chiese a Brunelleschi pareri su un suo Gesù in legno che aveva da poco realizzato, quest'ultimo lo ammonì dicendogli che l'individuo sulla croce sembrava un contadino e non Gesù. Donatello esclamò una cosa tipo "è facile giudicare a parole", per ripicca Brunelleschi torno a casa a lavorare un suo Gesù in legno e farglielo vedere successivamente a Donatello, il quale ne rimase assai infastidito.

Perché vi racconto questa vicenda? Perché quello era plagio, secondo una certa forma di pensiero, no? Brunelleschi ha fatto un Gesù in legno esattamente come aveva fatto l'amico, lasciando perdere il motivo, è plagio. Ecco, in realtà tutti plagiamo qualcuno, indipendentemente dallo scopo, resta plagio.

Attenzione, non ne sto parlando come un affermazione, sono solo brevi ragionamenti! Si sa che ci sono diverse parti burocratiche che dicono, oggi, quando è o non è plagio, specie quando si parla di lucro.

Volevo discutere con voi di due persone che negli ultimi anni sono stati accusati di plagio, uno è Paolo Di Clemente e l'altro è Giuseppe Ferrario. 

Non intendo criticare o parlar male di questi due artisti, poiché so quanto è difficile creare qualcosa di nuovo da zero, in questo post discuteremo dei fatti realmente avvenuti, e nient'altro.

Chi è Paolo di Clemente?

Un fumettista, è diventato famoso più per le polemiche che ha causato con sue palesi copie di opere più famose. A questo LINK  troverete tutto quello che volete sapere a riguardo.

Chi è Giuseppe Ferrario?

Anche lui è un fumettista, a differenza di Paolo di Clmente non è così famoso, basti pensare che non ho trovato alcuna pagina di wikipedia, per cui vi ho linkato il suo blog.
Ferrario è stato accusato di plagio per una testata moderna  riguarda le cronache del mondo emerso.
Qui troverete tutte le notizie in merito.

Avete letto tutte le informazioni? Benissimo, ora possiamo andare avanti, e mi piacerebbe sapere la vostra opinione in merito.
Non me la sento di condannare questi due artisti, forse un po' Paolo di Clmente sì, ma Giuseppe Ferrario no. A chi non capita mai di avere delle reference? Di lavorare sfruttando un frame di un film, animazione o non, per facilitarsi il lavoro? Tutti lo hanno fatto e tutti continueremo a farlo. La Bonelli ha praticamente fatto man bassa di frame di film di Sergio Leone per il suo Tex, non mi pare che qualcuno se ne sia mai lamentato. Il perché è dovuto al fatto che nel caso Bonelli si tratta di un "Codice" di lettura a detta di alcuni, ma non darei molto credito a queste voci, c'è da pensare anche che la Bonelli è pur sempre una casa editrice storicamente affermata per cui non le si penalizza nulla.
Poi c'è anche il citazionismo, alcuni fumetti ne sono pieni fino all'orlo. Basti pensare al Gea di Luca Enoch, per intenderci. O l'autocitazionismo fatto dal Rrobe (Roberto recchioni per chi non bazzica per internet) nel suo Asso. Oppure a ZeroCalcare che praticamente fa del suo marchio di fabbrica il citazionismo.

Quand'è che effettivamente siamo di fronte ad un plagio, dunque? 

Discutiamone.












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