-ATTENZIONE- "L'autore del Blog è una persona molto schietta e non sempre molto pacata, per cui alle volte si avvarrà di un linguaggio scurrile e volgare, tenere fuori dalla portata dei bambini da 3 ai13 anni, per effetti collaterali si prega di contattare uno psichiatra, o un esorcista se serve. Anche Gerry Scotti andrà bene."

venerdì 30 novembre 2012

Il popolo che disegna.


Salve a tutti, macchie pixellate in una griglia di photoshop di 600X800 ovviamente raster e non vector perché sarebbe assurdo.

Era da un po' che non postavo sul mio caro vecchio blog. Non ho molta voglia di scrivere, oltretutto di parlare di qualcosa che fosse inerente al disegno o al fumetto perlomeno. Ho partecipato ad alcune conversazioni con amici e "colleghi" su diversi punti che riguardavano l'arte del disegno in generale, che fosse fumetto, illustrazione, dal genere al significato stesso del termine "arte".

Premetto una cosa per chi vorrà dire la sua (Cioè nessuno come al solito): Voi NON siete il libro che avete letto e da cui avete studiato. La materia d'arte è fatta di gusti, percezioni e pareri personali, non è una scienza logica e certa come la fisica o comunque una materia che segue delle regole ben precise e quelle sono. L'arte non vive di assolutismi, ed ognuno è libero di pensare quello che vuole e dire la sua, anche se va contro quello che dice un libro. Certo, se dite che il movimento impressionista era un movimento artistico che si muove in base alle sensazioni di rabbia di un individuo che agisce per pennellate decisi di colori monocrmatici di gusto vagamente cubistico o cose simili, li state dicendo una cazzata e la si segnala, ma dire se qualcosa è arte o meno PER VOI a seconda dei vostri gusti e nel vostro sacrosanto diritto.

Siate liberi di scegliere.

Detto questo, cosa significa arte? Dico per voi, non per quello che c'è scritto su Wikipedia, razza di stronzi.

Per me "Arte" significa semplicemente saper far bene il proprio mestiere artigianale. Tutto qua. Non c'è niente di alto o elevato o le stronzate che dicono dell'arte moderna (Che per inciso per me quelle sono tutte stronzate e non sono assolutamente arte. Un buco in un pavimento o una tela tagliata, seppur con un significato, restano stronzate perché non vedo che lavoro artigianale  ci sia dietro, francamente, non mi suscita alcuna meraviglia, stupore semmai).

Si discuteva anche del perché artisti iperrealistici italiani, i pittori, non se li cagasse nessuno mentre un coreano, Kim Jung ji, o come si scrive, sia così idolatrato da mezzo mondo e chi lo conosce sa a cosa mi riferisco, comunque.
I motivi sono tanti, alla fine si può rispondere con una semplice affermazione che sarebbe un bellissimo FOTTESEGA.

Davvero, ma chi se ne fotte se un artista, indipendentemente dalla capacità passa inosservato più di un altro? Alla fine puoi essere bravo quanto ti pare a disegnare, se non hai carisma, capacità di saper intrattenere e inventiva, non vai da nessuna parte a prescinedere. È un discorso molto più complesso di quel che sembra, con molte variabili che, appunto, variano da individuo a individuo.

Posso dire solo una cosa, perlomeno nel campo del fumetto, gli adetti ai lavori sono sempre, tra loro, molto invidiati. Si invidiano per tutto, dalle capacità di disegno alle cose che possegono alle persone che le seguono. Non saprei dire se questa situazione di misantropia colletiva sia un difetto tipicamente italiano, di sicuro è così tra disegnatori. Tra gli artisti c'è una sorta di bruciore nelle parti basse e più precisamente nella zona del colon, e forse anche oltre, di chi è più bravo dell'individuo stesso o quantomeno di chi ha questa impressione. Io penso che le persone non sono capaci di vedere le loro rispettive qualità ed è per questo che scaturisce la scintilla dell'invidia.

Penso che questa freddezza generale, questa misantropia solitaria, sia un dogma che va assolutamente superato, possiamo dare tanto ma tutti assieme. Si cresce tutti insieme, e come disse Jhon Donne "Nessuno è un'isola", e vi giuro. Vi giuro. Vi giuro.

......Non è una citazione a Lost.

Che schifo di telefilm, madonna mia.

In ogni caso, ci sono moltissime comunità di disegno che trattano di temi varie, all'illustazione classica o a quella digitale, di fumetto, sia di disegno manga o che segue una scuola precisa, tante community che muoiono sempre e piano, proprio per colpa di questa invidia, perché davvero non mi viene da pensare a nient'altro che a questo sentimento che porta alla morte della bellezza sul disegno.

Io penso che dovremmo mettere da parte le nostre divergenze, è solito in noi italiani scatenare polemiche a volte gravi e per motivi che nemmeno i bambini di 5 anni, e si rischia di perdere quello che è lo scopo del fumettista, ossia raccontare una storia illustrata. Io vi segnalo 3 community, rispettivamente sono:

http://deviantart.com/

Non credo abbia bisogno di presentazioni. Se non conoscete Deviantart, siete messi davvero male ragazzi, e mi imbarazza sapere che c'è gente che vuole disegnare e non conosce questo sito.

http://www.oasiscaffe.it/beepp/it/

Una specie di Deviantart italiano, mi pare che sia stata creata da Ezio Gaiadini, ma non ne sono sicuro, in ogni caso ve la consiglio, mai viste così tante informazioni di concorsi e di collaborazioni. Molto bello, molto interessante, estremamente utile. E se volete aggiungermi come amico, sarei felice di accettare la vostra richiesta di amicizia.

http://www.kinart.it/

Il forum di Kinart. O meglio, ERA il forum di Kinart.

Kinart è MORTO.

 Nemmeno i creatori stessi, come Sergio Algozzino, abbastanza famoso fumettista palermitano che ho avuto modo di conoscere di persone a un Napoli Comicon, ci spera più. Tuttavia, benché ormai deserto, continua ad essere la community con le maggiori informazioni esistenti, consigliatissimo. Ho avuto modo di conoscere maestri e persone che lavorano nel fumetto e credetemi, non esiste youtubers o stronzi simili a reggere il confronto. Volete imparare a disegnare? Non ascoltate quei buffoni e chiedete a chi già lavora. Possono darvi informazioni più attendibili e interessanti di chi che sia.

In altre parole ragazzuoli, imparate ad amarvi e rispettarvi l'un l'altro. Dovete mostrare umiltà, discutere tra di voi con rispetto, con toni eleganti di modo da farvi una cultura e poter crescere tutti assieme. Non è forse questo il modo migliore per riportare in alge la community del fumetto italiano? Aumentando il numero e aiutandosi a vicenda, con amore e rispetto?

A volte dedizione e impegno non bastano per poter realizzare un sogno. A volte, si ha solo bisogno di avere la fiducia di qualcuno, e, specialmente, in se stessi.

Un abbraccio.







venerdì 23 novembre 2012

Il ritorno del ragno.

Ma salve neri parenti per caso in un film di Vanzina. Ma meglio vasellina.

Oggi sono qui per parlarvi di un personaggio che non mi sta a cuore. L'uomo ragno.
Avverto solo io come una sensazione di dejavù, o comunque di istinto omicida nei miei riguardi?
Sarà per le sedie? Ma bimbi, non ho avuto il tempo! Mi si sono inceppate le chiavi inglesi, e senza chiavi inglesi come si costruisce una sedia disegnata? È impossibile, e dovrete convivere con questo senso di colpa. Maledetti. La prossima volta non me le rovinate le chiavi inglesi.

In ogni caso, tornado a l'uomo ragno, ho visto da poco un video di Yotobi (se non sapete chi è non capisco perché avete internet a parte per youporn...)

In ogni caso Yotobi è questo bell'uomo qui, in questo video.


Visto il video? Bene, ora capirete perché ogni tanto griderò "LEOPARDIAN!!!"

Con Massimo Ginatempo, un amico sceneggiatore, ho avuto modo di fare qualche ministoria per il nostro amichevole LEOPARDIAN!!!! di quartiere.

Le tavole che posterò non sono complete di baloon e dialoghi, se siete interessati alla storia, per rispetto a Massimo, vi linko la sua pagina facebook NO PANIC.

De, prima di far vedere le tavole premetto una cosa, sono settimane difficili queste, sto portando avanti il mio progetto fumettistico "Cuore Nero" assieme a una new entry, Roberto, che mi sta dando una mano enorme con la sceneggiatura. Probabilmente non vedrete più storie-aborto come quelle dei primi 3 episodi. Col quarto si avvierà la trama, finalmente e ne approfitto anche per linkare la pagina facebook di Cuore Nero, visto che è da qualche settimana che è abbandonato a se stesso, più il blog se siete interessati.

CuoreNeroWebComics pagina facebook  e il blog

Ok, tolta questa piccola nota didascalica di un autore fasullo e immaginario, ecco a voi le tavole di LEOPARDIAN!!
                                                  Spider man sequenza di 6 tavole.

             All Marvel characters and the distinctive likeness(es) thereof are Trademarks & Copyright © 
1941–2012 Marvel Characters, Inc. ALL RIGHTS RESERVED.






È stato un lavoro divertente, ma lavorato troppo di fretta, per via delle ulteriori commissioni da fare. Il colore non è questo granché, poi, colpa della mia inesperienza col mezzo, in ogni caso si vede che per questo mi sono rifatto molto all'ultimate di Bandis. Mah, in futuro farò di meglio. Se non per il disegno, quantomeno per il colore. ma mi servirebbe una fottuta bamboo da suonare, se capite cosa intendo. E no, non intendo quello, froci maledetti. A una non prossima avventura!

lunedì 19 novembre 2012

Le sedie.

Salve a tutti invisibili visitatori silenziosi, sono qui per porvi una domanda seria. Molto seria.

Perché non disegnare sedie?

No davvero, conosco moltissime persone che vogliono disegnare fumetti e disegnano un bordello di tavole ma mai nessuno che disegni una sedia. Davvero, ma che discorso è? Metti che fallisci come fumettista puoi sempre fare il falegname!
 Lasciate che vi insegni io a disegnare un paio di sedie! Tranquilli, bimbi, non ho alcuna intenzione di uccidervi il cervello con regole di disegno tecnico e di descrittiva.

Brrrr.

Descrittiva.

Bruttissimi ricordi. Se volete continuare anzitutto vi consiglio di far partire QUESTA canzone.
A parte che da sempre l'ho trovato una materia inutile, e non è che una volta diplomato mi sia stata molto utile, certo uso gli stessi termini, ma è comunque un dettaglio.
Per esempio non avevo la minima idea di cosa significava il termine "Congruente", ricordo in particolare questo termine perché nei disegni di disegno tecnico che facevo (vuoi un po' per colpa del mio quoziente intellettivo un po' per colpa dell'insegnante che non sapeva fare il suo lavoro e un po' per  gli scaprestrati che non faceva eseguire corettamente la lezione e ci si perdeva in cazzate) quando ricevevo una correzione mi veniva sempre segnalato questo problema, e quando chiedevo all'insegnante spiegazioni o era troppo occupata a parlare di stronzate con un mio compagno di banco o mi trattava da ritardato dicendo "Ma te l'ho già spiegato!". Lollete, ricordare queste situazioni mi fa godere ancora di più nel sapere che sono ANNI che la vedo più. Dio se la odiavo, la mia maturità mi ha impedito di andare a insultarla una volta diplomato, come ha fatto un mio compagno di scuola per la prof di matematica. Anche se dubito mi abbia detto la verità, purtroppo le persone qui a Napoli sono troppo strane.

Ma andiamo avanti. Ora vi mostrero quello che facevo a scuola! Eh sì, perché io ho praticamente conservato TUTTO quello che ho fatto a scuola proprio per ricordare i vecchi, ed orribili, tempi scolastici. Ed ora che ho finalmente uno scanner A3 posso condividere con voi la mia merda. Lo so che mi volete bene coprofagi!


Vi ho risparmiato le spiegazioni tecniche, se siete pratici sapete già da voi cos'è che non funziona e poi mi scoccia spiegarvi tutto.
Ma io dico, a che serve il disegno tecnico?  Voglio dire, la giometria serve per un architetto, ma per un arredatore perché dovrebbe importare di disegnare un disegno tecnico? Beh, è descrittiva, bimbi. Significa descrivere in modo preciso un oggetto, rappresentarlo in modo tecnico in modo da poter studiare anche sotto diversi punti di vista tramite varie assonometrie e la proiezione ortogonale. Così da renderene più facile la costruzione in solido e in bene secondar-MA PER FAVORE ORA NON TOCCHIAMO SOCIOLOGIA, DIO CRISTO CASERTANO, ho altri bruttissimi ricordi di quella inutilissima materia.

In ogni caso, ora come ora non disegno più sedie usando gli strumenti tecnici. Non mi serve, è brutto, freddo, insipido e non ha alcun senso ai miei scopi. Li disegno tutti a mano, sono molto più belli da vedere e hanno più senso di esistere quando non sono descrittivi come nel disegno tecnico, sarà che poi il motivo sia perché hanno un differente utilizzo. Ovviamente però se devo inchiostrarle dei righelli li uso!



Ovviamente sono imprecisi, si può sempre sistemare il tutto successivamente. La prossima volta vi farò vedere come disegnare una sedia in modo concreto invece di abbindolarvi con ricordi smielensi e ridicoli per farvi vedere le mie cose, ve lo prometto! Perché non lo faccio direttamente con questo post? Ma perché mi scoccio e perché sono fondamentalmente stronzo, è ovvio! Alla prossima!


mercoledì 14 novembre 2012

Spawn

Nel 2011, tantissimo tempo fa, ci affibbiarono una sceneggiatura pezzotta di un personaggio molto particolare. Spawn.

No, a differenza di Iron Fist, Spawn lo conoscevo, sapevo anche tutta la storia che c'era dietro questo personaggio nonostante non l'abbia mai seguito decentemente.
Un tempo era Todd mcfarlene a disegnare Spawn (Adesso mi pare che fa una comparsata ogni tanto e disegni cover) le tavole erano così:


Poi quando le disegna Greg Capullo (Fantastico autore) sono così:


Che lo so che non è Spawn ma Hunt, ma sempre di quella testata si parla ed è l'unica tavola che sono riuscito a trovare su google. In ogni caso è decente e bello da vedere, ecco. Si capisce cosa succede merito di un bel storytelling ed è un bel disegno personale ma di grande impatto.

.........Ma per il resto le tavole son tutte così:



Il buio predomina. Praticamente in 3 mesi ho visto 3 albi diversi in cui Spawn NON c'è. Che cazzo.
E se c'è nella vignetta dopo sparisce immediatamente. E non ditemi che è l'evoluzione del personaggio, perché una cosa è una scena che viene rappresentata in un certo qual modo, un'altra è quando tutte le storie per tutta il plot interno fa SEMPRE così. Cristo di dio. E no, Hunt non lo è.
AHR AHR AHR SPOoooOOOOooILEEeeeeEEEER!!11

In ogni caso, Ci affidarono una tavola per esercitarci, ed ecco qui la tavola fatta allora:

                                                 Spawn tavola singola.

All Dark Horse characters and the distinctive likeness(es) thereof are Trademarks & Copyright © 1986-2011 Dark Horse Comics ALL RIGHTS RESERVED.



E questo è quello che ho fatto nel corso del 2012:





 Come potete vedere, l'idea del troppo buio in un personaggio come Spawn NON mi piace. Perché? Ma perché Spawn è un personaggio TAMARRO. Fatto di prospettive distorte, inquadrature esagerate ed anatomie  spoporzionatissime, c'è un motivo per cui è un personaggio di nicchia, sono i principali motivi per cui Spawn, a differenza di altri personaggi Image come i Wildcats, è diventato famoso partorendo anche  un videogioco e un film, entrambi di qualità discutibili ma tant'è.

Spawn non è il fottuto Batman che sta nascosto nel buio. Cerchiamo di capire quali personaggi fanno cosa e quali elementi sono classici in esso. Alla prossima!

sabato 10 novembre 2012

Filosofia del corpo.


Per secoli l'uomo si autodefinisce l'animale col corpo perfetto. Cos'è che rende il nostro corpo  perfetto e perché ci riteniamo tali?

Ho avuto il piacere di assistere a una mostra dei corpi imbalsamati con la tecnica della plastificazione del corpo di Gunther von Hagens o anche detto Dottor Morte.

Non c'è niente al mondo che possa riprodurre fedelmente e nei minimi particolari un corpo quanto il corpo stesso. Ho visto i muscoli del corpo nudi, lo scheletro e la sue articolazioni. Ho visto organi e nervi, ho visto molte cose in questa mostra che mi hanno aperto la mente. Non siamo tanto diversi dalle macchine che tanto ci applichiamo nel costruire. È quasi inquietante come ogni singola parte del nostro corpo abbia un funzionamento preciso e logico, quasi incredibile che siamo figli del caso. Studiare il nostro corpo  ti fa quasi credere che siamo stati creati minuziosamenti nei minimi particolari da qualcuno, purtroppo per noi, almeno secondo me, ne dubito fortemente.

Ma non tocchiamo argomenti che c'entrano poco o niente con questo post.

Come sapete, voglio diventare un fumettista, tuttavia cercando di mantenere una certa qualità artistica nel disegno. Penso che se sei bravo con gli acquerelli, l'inchiostro, olio, tempere o il cazzo che ti pare, se sotto non c'è un buon disegno  farai schifo sempre e comunque. Indi per cui ho messo da parte questi strumenti (Non abbandonati!) per cercare di migliorare la qualità del disegno sotto. L'ABC del disegno, la bibbia di ogni disegnatore di questo mondo, il santo patrono dei disegnatori forse il vero e proprio creatore del disegno: Leonardo da vinci.

(Sì, lo so che lo odi e preferisci Michelangelo, amore mio, ma è innegabile che la maggior parte delle cose artistiche e scientifiche che conosciamo lo dobbiamo principalmente a Leonardo)

Leonardo da vinci, per chi lo ha studiato, sa che lui ha studiato davvero il corpo umano. Dissoterrava i cadaveri, compiendo atti "sacrileghi" e rischiando moltissimo pur di acculturarsi e capire cose ci fosse realmente nel nostro corpo. Lui, prima di chiunque altro, avrà capito che siamo macchine perfette perché imperfette.
Ecco, vedere la mostra del dottor Gunther von Hagens mi ha fatto provare la stessa sensazione di Leonardo da Vinci. Lui provava timore, rispetto e una profonda curiosità nello studiare quei cadaveri, studiò il corpo di un anziano con cui chiacchierava il giorno prima. Ora, io non ho idea di che persone fossero gli individui che ora sono esposti nelle mostre del dottore, ma posso capire una cosa: Grazie a loro, io ho imparato molto del nostro corpo e loro, spero, "vivranno" in eterno.

Come tutti quelli che sperano di realizzare i propri sogni nel disegno, anch'io ho studiato anatomia anche prima di vedere la mostra, poiché ne sono da sempre rimasto molto affascinato. Qui potete vedere alcuni miei studi.



 


Studiare l'anatomia. Disegnarla, smontarla, CAPIRNE i segreti. Da sempre l'uomo non fa altro che cercare la risposta del perché esistiamo dentro noi stessi. Quella risposta non credo verrà mai colmata, ma il modo in cui si muove il nostro corpo è troppo preciso per essere frutto di un caso. Chissà che un giorno avremo le risposte alle domande che da sempre ci tormentano.

In ogni caso, disegnare l'anatomia umana è la cosa più difficile che si possa fare. Potrai disegnare per giorni e giorni dei corpi e dire anche di saperli fare, fallendo. Come ci disse al corso Gianluca acciarino, l'anatomia è la cosa più difficile da capire prima di disegnare. Va affrontata con umiltà, poiché persino un orecchio, se non realizzato nel modo corretto, potrebbe rovinare il tutto.
 Un busto che ruota, i muscoli che si intersecano e si contraggono, le ossa che sporgono.
L'anatomia è una e una soltanto. È  soltanto lo stile che vi può permettere di deformarla come più vi piace, ma non c'è niente di più classico della realtà stessa. Disegnatevi, voi e chi vi sta intorno. Tutto ciò che vi circonda, abbiate fame, sempre. Ma ricordatevi una cosa: Dubitate SEMPRE delle vostre capacità.

-Dubitare di sé stessi è il primo segno dell'intelligenza.- Ugo Ojetti

lunedì 5 novembre 2012

Perché il cosplay è il male.



Un post contro i cosplayer. Perché un post simile? Perché è il momento che qualcuno parli di come stanno le cose sul serio sul perché sono il male. Premetto una cosa, anch'io ho fatto cosplay, ok? Semplicemente, a maggior ragione, proprio perché l'ho vissuto anch'io in prima persona ne ho tutto il diritto di parlarne male senza cadere nella contraddizione. Per cui, se qualcuno verrà da me a dirmi "Eh, ma tu hai fatto cosplay", mi puppi anche la fava. Grazie. Ora.... Partiamo dall'inizio, cos'è un cosplay?

Il cosplay è un hobby (In teoria, poi vi spiego con calma il perché), ossia,  un individuo o un gruppo di persone si travestono dai loro personaggi preferiti e sono detti COSPLAYER. Ora, non c'è niente di male nel voler omaggiare in tal modo la propria opera preferita. Già. Questo fino a qualche anno fa, però, quando il cosplay era appunto, solo un hobby di nicchia. Le fiere del fumetto non dovrebbero più chiamarsi fiere del FUMETTO ma fiera del COSPLAY. Il cosplay ha mostrato come i ragazzi di oggi siano stupidi e senza cervello, da evitare completamente esattamente come dice Guglielmo Scilla (Willwoosh).

Per chi se lo stesse chiedendo, QUI trovate la spiegazione su quanto ho detto riguardo il famoso youtuber.

Raccontaci qualche vicenda, Mauro. Spiegaci il perché i cosplayer sono da evitare.

Basta andare su Age of cosplay per avere tutte le storie ridicole che girano attorno a "questo modo di fare arte". Si, lo so, ho appena detto una grandissima puttanata, ma vi giuro che è quello che dicono questi sfigati che si travestano alle fiere. Seriamente? Arte significa mestiere, mestiere significa lavoro e guadagnare soldi. Che cazzo c'entra un hobby fatto a cazzo come mestiere io non lo so.

È vero, ci sono stati cosplayer famosi come Gabriella Orefice, per esempio, che sembrano avere una figura professionale in questa stronzata che non può chiamarsi assolutamente mestiere. Ma sono casi isolati, non è una cosa raggiungibile da molti. Inutile parlare della falsità e l'infantilità che c'è dietro.

Mauro, ma perché ti arrabbi tanto? Alla fine vivi e lascia vivere, prima o poi questi idioti si renderanno conto da soli di essere ridicoli, proprio come hai fatto tu.

Eh no, caro mio lettore invisibile e anonimo. Lascia che ti spieghi una cosa: Ora, se questi idioti crogiolassero nel loro brodo, non me ne importerebbe una fava di quello che farebbero, ma il motivo di tanto astio è che per colpa loro, come dicevo prima, le fiere del fumetto stanno morendo. Non si possono più definire fiere del fumetto in quanto tale, basti solo vedere ciò che hanno detto al TG sulla fiera a Lucca.
Tre minuti di servizio al TG su Lucca senza che non si nomini nemmeno il fumetto o, figuriamoci, illustrazione. Parlano di cosplayer, di videogames, di "cultura pop giovanile".
Emblematico della situazione in Italia direi. Un fumettista/illustratore viene inquadrato per sbaglio e nemmeno si commenta chi è e cosa fa. Quasi fosse lì per caso. Meglio inquadrare una cosplayer mezza nuda  che per l'occasione è disposta a mettersi in una posa da troia! 


Che schifo, e hanno il coraggio di chiamare "manifestazione culturale" una cosa del genere?

Al Napoli Comicon del 2011 parlano di GRANDISSIMO SUCCESSO.
Ma dove? Trentacinquemila visitatori non sono un grande successo, se questi si limitano a comprare il biglietto per entrare in fiera e  fare foto di cosplayer gnocche per poi farsi i' pesc' n'man a cas lor (traduzione: Le seghe a casa loro).

Lo staff del comicon ha fatto pagare anche oltre i 100 euro a metro quadro lo stand, i commercianti dunque si sono visti costretti a mettere prezzi esorbitanti per rifarsi delle spese che non hanno potuto rifare per via dei prezzi alti. È innegabile che la maggior parte della colpa vada allo staff del Napoli comicon, ma soprattuto dei cosplayer. Ho visto in fiera persone che di fumetto non sanno manco cosa sia, e che venivano solo perché c'erano le zoccole in cosplay mezze nude. Seriamente ragazzi, la gente dovrebbe smetterla di parlare e fare le cose manco fosse una religione o lo scopo della loro vita. Parlano di "Arte" senza minimamente sapere che cosa significa davvero, e quel che peggio è che ridicolizzano quello che gira attorno a quelle fiere che dovrebbero sempre essere "manifestazioni culturali".

Manifestazioni culturali? Mi ricordo quando divisero il Napoli comicon in due zone, il mercato alla mostra d'oltremare e tutta la sezione "culturale" al castel sant'elmo. Inutile dirvi che al castel sant'elmo non andò nessuno. E ovviamente la maggior parte delle persone che stavano al castelloì non verranno più al napoli comicon quasi sicuramente e con la ragione dalla loro parte.
Se consideriamo che anche i commericanti hanno detto che il prossimo napoli comicon non esporranno più niente, stiamo apposto. La Panini ha dichiarato che proporrà uno stand solo a Lucca, ma sembra, almeno per il momento e per fortuna, solo una voce.

Vi prego, salviamo il fumetto italiano. Evitate di fare cosplay. Anche solo per due giorni nella fiera. Permettete a noi poveri cristi che vogliamo campare di fumetto di farci fare la nostra manifestazione culturale. Vi prego. Portate altrove la vostra stupidità, ne abbiamo fin sopra le palle.



domenica 4 novembre 2012

Dov'è il fumetto italiano?


Ecco qui. Cos'è questo logo? Un logo, appunto. Serve a rappresentare la fiera del fumetto più importante in Italia. E un tempo, in Europa. Sì, un tempo. Ora quale fiera è più importante in Europa?
Angouleme. In Francia. Perché?

Angouleme.

Lucca.

È brutto paragonare. Ma è così. È un dato di fatto.

I Francesi hanno più stile di noi Italiani, specie nel campo editoriale.

Dov'è il fumetto italiano?

Onesto, dov'è?

Bonelli? Soltanto questo è rimasto? Davvero? Siamo arrivati a questo punto?
Ne parlavano anche Dario  Moccia e Domenico Guastaferro, due youtubers famosi, di cui Domenico ho avuto il piacere di conoscere di persona.





Loro due possono spiegarvi meglio di me. Guardate entrambi i video prima di continuare e capire dove voglio andare a parare.

Fatto? Bene.

È arrivato il momento di farci delle domande.
Cos'è che sul mercato vende di più attualmente? I manga? Ok, è un dato di fatto. Se io vado dal amico sotto casa che non sa un cazzo di niente di fumetti, dice Dragonball, cavalieri dello zodiaco, o più attualmente Onepiece.
Parliamo di fumetti italiani però. Bonelli è il più grande editore in italia. Testata che vende di più? Tex. 

Perché?

Secondo me dovremmo continuare a farci delle domande. Perché Tex vende? Perché i lettori sono tutti vecchi nostalgici? E se fosse così, perché fumetti per 20enni, per esempio, non vendono? È davvero il fumetto in sé a non attirare nessuno? No, penso che i più giovani, come i vecchi, continuano a leggere i fumetti che leggevano quando erano ancora più giovani, più per abitudine e per moda che per passione. Quindi che cosa si fa? Secondo me, si dovrebbe mirare a lettori giovanissimi, e "accompagnarli" nella crescita.

Sbagliato.

Io non ho mai seguito la Dc, per esempio, ora col reboot la sto seguendo, e ho 22 anni. Non sono mostruosamente giovane. Quindi questo discorso non è completamente esatto.
 A me non dispiacerebbe una rivista tipo Shonen jump in giappone, o skorpio. Una rivista che esce due volte al mese, che si paga massimo 2 euro che però contiene almeno 4 fumetti italiani diversi. Ma temo che non funzionerebbe. Shonen jump ha lanciato manga del calibro di Onepiace e Naruto, famosi a livello mondiale. Può un italiano fare prodotti che possano diventare famosi a livello mondiale? No. Perché? Perché lo sceneggiatore italiano non ha assolutamente la mentalità del fumetto. Diciamoci le cose in faccia. Il fumetto È un mezzo di comunicazione che DA SEMPRE coinvolge i più giovani. Ma ormai non è più così da tempo. ECCO perché i manga fanno i soldi e noi italiani ci facciamo in culo. Perché abbiamo dimenticato qual è il vero target del medium del fumetto. Siamo talmente accecati dall'idea che sia una cosa infantile da volerla a tutti i costi plasmarla in qualcosa di più alto POI ci lamentiamo della mancaza di prodotti. Ma avete mai visto la maggiorparte dei manga come sono disegnati o di cosa parlano?


DI MERDA. La maggior parte dei manga È merda purissima, eppure vende.

La verità è questa, dobbiamo capire COSA e COME vogliamo fare quello che si è deciso di attuare.

Servono testate nuove, il target devono essere i giovani. I GIOVANI. È così difficile capirlo?

Voi cosa ne pensate?