-ATTENZIONE- "L'autore del Blog è una persona molto schietta e non sempre molto pacata, per cui alle volte si avvarrà di un linguaggio scurrile e volgare, tenere fuori dalla portata dei bambini da 3 ai13 anni, per effetti collaterali si prega di contattare uno psichiatra, o un esorcista se serve. Anche Gerry Scotti andrà bene."

martedì 29 gennaio 2013

La filosofia della polemica secondo il mio punto di vista.



Salve a tutti.

Non sono molto in vena di fare humor stasera visto che stamattina sono andato a dare l'ultimo saluto a una persona che non è più tra noi, per cui, sorvolando i dettagli, vorrei parlare delle polemiche.
Per cui fate partire questo link e leggete.  
Di solito parlo di fumetto, ma in realtà è una cosa che può essere estesa anche all'infuori del settore.
È più una lezione di vita quello di cui vi parlero oggi, beh, in ogni caso è semplicemente il mio punto di vista.

Come nasce una polemica?  Detto in modo ahum ahum direi per punti di vista e modi di pensare differenti. Non sarebbe un problema se fosse tutto qui, se ci si portasse rispetto verso l'opinione altrui. Il problema è che chiunque di noi vuole, ad ogni costo, prevalere sull'altro avendo ragione magari anche per motivi stupidi. Finendo in un loop infinito dove chi non risponde più perde.

A volte in realtà i motivi per cui nascono le polemiche sono solo scuse per iniziare a litigare con una persona solo perché ti sta sulle palle, un esempio lo trovate nel post "perché il cosplay è il male" in questo stesso blog (Curioso notare che è anche tra i post più letti, le polemiche attraggono tutti,  ecco perché ci sono programmi televisivi  come FORUM).

Se poi seguite il mondo del fumetto e avete la maggior parte di autori di fumetti italiani aggiunti, beh, vedrete che stanno sempre ad attaccarsi su tutto, anche per idiozie aberranti.
Ho notato che è principalmente su Facebook ( o in in internet in generale) che avvengono questi fenomeni, sicuramente di più che nella realtà. Facebook ha la capacità di rovinare amicizie lunghe di anni col semplice fatto che alcune persone, come me, si sentono forti e liberi di poter dire quello che più gli pare senza conseguenze perché aldilà dello schermo dove si è al sicuro di dire tutto ciò che si vuole. Da tutto, fuorché dalle parole.
 E si sa che le parole possono fare davvero male, se ben usate. Per cui sono cazzate queste qui, ma, purtroppo, reali. È un ossimoro crudo e triste.

Ultimamente non mi collego molto su facebook, e la mia vita è decisamente migliore senza vedere persone che con il nulla si attaccano. Mi ricordo per esempio, senza fare nomi, quando su una foto di una ragazza fidanzata un tipo scrisse "Come sei bella!" e il ragazzo inizio una litigata assurda per questa semplice frasetta, cosa che se fosse successo nella realtà, non sarebbe andata a finire in quel modo.

Il sunto della discussione è questo: Ne vale davvero la pena? Alla fine, cosa ti torna se hai ragione o no su un determinato litigio? Cosa ti porta a litigare per il "rispetto"? Ottieni solo il risultato che le strade si dividano. E il "rispetto" te lo puoi infilare dritto su per il culo, perdonate il francesismo.

E ho partecipato a così tanti litigi sul web da non riuscire a contarli sulle dita delle mani. Con persone che portavano a schifarmi senza neppure conoscermi davvero e il tutto solo, magari, da una discussione molto accesa, indipendetemente da chi avesse ragione o meno.
Nella realtà, apparte che con i miei, non ho avuto modo di litigare pesantemente con nessuno, incazzature sì, ma mai litigi accesi.

Con il litigare, di qualsiasi cosa, alla fine si finisce con l'allontarsi tutti quanti, e poi, magari quando pensi che tanto prima o poi un modo per riappacificarsi lo si trova, quella persona in particolare non avrà mai più il modo di parlare con te, perché sarà troppo tardi. E a quel punto rimarrà soltanto una cosa: Un fortissimo senso di rimorso. E di fronte a qualcosa di grande, che senso hanno avuto tutti quei litigi?

Ne è valso la pena?

Vivere la propria vita infilati nel fuoco non porterà a nulla, perché, come Rocky Joe ci insegna, a un certo punto...


giovedì 17 gennaio 2013

L'attacco dei giganti (Piccola recensione senza spoiler)

Ciao a tutti voi gentilissimi lettori stronzi. Come state?
Scherzavo, non me ne frega niente.

Dunque sono qui per parlare un po' dell'attacco dei giganti di Hajime Isayama.
Sapete come la penso sui manga, e sono davvero pochissimi i manga che mi piacciono, come Berserk o Gantz o Welcome to NHK. Ecco, l'attacco dei giganti mi pone di fronte a un piccolo problema tecnico che mi piacerebbe discuterne con voi.

L'attacco dei giganti, come potete leggere dal link che ho inserito, è un manga controverso. Si propone come uno shonen, ma ha chiaramente tematiche tipicamente seinen. A un certo punto della storia mi sono detto "cazzo, ma un ragazzino di 13 anni che legge questo fumetto non potrebbe MAI capirlo". Ci sono cose che sembravano quasi risposte a ragionamenti fatti da altri, ad esempio Alan Moore.

Alan Moore dice in Watchman che se gli esseri umani dovessero affrontare un nemico ben più forte di loro metterebbero da parte le loro divergenze sociali, razziali e di proprietà per sconfiggere il comune nemico.

Hajime Isayama invece dice in due o tre tavole "Stronzate, il ragionamento filerebbe se l'uomo fosse fatto di pura logica ma l'uomo è preda di sentimenti che li dominano nei momenti particolari da non riuscire a riflettere in modo concreto sul da farsi."
In effetti, non è sbagliato come ragionamento, poiché l'abbiamo visto in molti film e di conseguenza non è l'unica persona in grado di pensarla in quel modo. In ogni caso, è una cosa impossibile, dubito che un orientale sappia anche chi sia Alan Moore.

Hajime Isayama ha 27 anni, è un giovane che sta appassionando mezzo mondo con una storia quasi ai livelli di Gantz di Hiroya Oku.

Ai livelli di storia, tematiche e contenuti, direi che è davvero interessante, appassionante e coinvolgente.
La storia parte malissimo, con spiegazioni stupide che non stanno né in cielo né in terra, ma che proseguendo con la lettura andranno a spiegarsi in modo logico, per fortuna.
Molte domande, molti misteri e molti cliffhanger alla fine di quasi ogni capitolo.

Non entro nei dettagli  poiché non ho intenzione di fare spoiler, per cui dal punto di vista narrativo e "registico" direi che funziona fin troppo bene, basti vedere le scene di combattimento, quasi mai confusionarie  e abbastanza funzionali.

Ecco, ora però tocchiamo la nota dolente. I disegni.

Porcaputtana i disegni. Madonna se fanno schifo. Lammerda di tutti i manga se parliamo di disegno.
Io spero vivamente che non ci siano ragazzi che prendano esempio o che lo considerino un punto di riferimento per il disegno, perché, ragazzi, penso di non aver mai visto niente di più tremendo.
E non ditemi che Hajime Isayama è giovane e può ancora imparare, conosco ragazzi di 27 anni che non lavorano e disegnano anni luce meglio di lui. Se fosse nato in Italia, altro che fumettista (O mangaka per i puristi), starebbe nel mercato a vendere patate.

Posso fare degli esempio sul perché il manga è disegnato col culo, se volete, posterò giusto qualche tavola per fare degli esempi sul perché fa cagare, per evitare spoiler censurerò i baloon alla fine le tavole selezionate sono completamente disconesse tra loro, per cui è impossibile fare spoiler.



Ok, iniziamo a coreggere questa tavola, ora vi faccio vedere uno schemino.

Andiamo con ordine.

Vignetta 1:

Presumo che la sceneggiatura dica su per giù "Campo lungo di un gruppo esplorativo sui cavalli in lontananza  che si dirigono verso una foresta."

Bene.

Domanda numero 1: Perché questo gruppo di tipi a cavallo è sbucato dal nulla? No seriamente, dietro la linea d'orizzonte non c'è NULLA. Assolutamente nulla. Ergo, questi tipi a cavallo sono maghi e sono apparsi dal nulla.

Domanda numero 2: Perché gli alberi non seguono la prospettiva e sono così enormi? Ora il fatto che siano davvero enormi viene spiegato andando avanti con la storia. Ok. Ma non seguono per nulla la prospettiva, sono piatti, e sembra che l'albero in secondo piano sia alla stessa distanza del gruppo a cavallo, le radici non esistono e invece di essere fatti di corteccia sembrano sporchi di... QUALCOSA.

Domanda numero 3: Le due cose in primo piano... Sono gli alberi giusto? Perché cristo di Dio ci sono alberi in primo piano, quando per colpa di quello più avanti che non seguendo la prospettiva sembra che sia alla stessa distanza del gruppo a cavallo,  che chiudono la vignetta in modo claustrofobico?!

Vignetta 2:

Presumo che la sceneggiatura dica su per giù "Primo piano di caposquadra a cavallo che urla ordini con aria determinata".

Qui c'è solo una domanda: Il cranio. Ora, io non sono molto esperto, poiché continuo anch'io a sbagliare e fare teste enormi rispetto al corpo, problema che capita con chi non ha un fortissimo senso delle proporzioni, però come lo ha fatto lui sembra un tipo deforme dove il visto va da una parte e il resto della testa da un'altra.

Vignetta  3:

Presumo che la sceneggiatura dica su per giù"Campo lungo e controcampo della vignetta 1 di soldati a cavallo che si dirigono dentro la foresta"

A livello registico nulla da dire, sencondo me mettere la telecamera un po' più diagonalmente funziona perché rende il frame più dinamico possibile. Ho solo una domanda.

I cavalli.

LOL

Che cazzo sono quelli? Cavalli? Ma seriamente? Sono anoressici, dal collo enorme e le teste deformi.
E quello in primo piano oltre ad essere una copia di quello subito dopo, sembra che sta volandosempre per via del fatto che non seguono la prospettiva.


Ok, ora entriamo in qualcosa di più tecnico e che sia più da illutrazione che da fumetto che segue la sceneggiatura.


Immagino che la sceneggiatura di questa doppia splash page sia più o meno "Titano sbuca all'improvviso da degli alberi, tizio che corre guardando il titano con aria sorpresa, il titano si è accorto di lui."

Apparte gli alberi, che sono davvero orribili, che gli costava accendere google scrivere "foresta" e copiare una foto di una foresta?! Alcuni nemmeno seguono bene la prospettiva E poi quell'albero messo così a mezza vignetta distrugge completamente il senso di lettura, per non parlare dell'anatomia dei personaggi coinvolti, specie del titano. Ha delle mani oscene, e il piede "quello messo in nero" deve averlo perso per strada tipo Cenerentola che perde la scarpetta.

Non so dire se la composizione è sbagliata, secondo me funziona, non è quello il problema, il problema è la scelta registica o meglio "l'inquadratura della telecamera". Invece di fare una cosa così frontaleche  non crea alcunissimo impatto emotivo e visivo avrebbe dovuto variare. Se questa scena a disegnarla fosse stato Kentaro Miura non l'avrebbe fatta così dozzinale, banale.

Avrebbe trovato soluzioni interessanti come in queste tavole:





Per cui, secondo me avrebbe potuto tenere la composizione in quel modo ma cambiare l'angolazione della telecamera più o meno così:


Personalmente, io me ne sarei sbattuto le palle della sceneggiatura e avrei fatto un bello zoom sul titano, che è l'elemento che avrebbe reso creepy la scena, che, più o meno, dovrebbe essere una scena di tensione creato all'improvviso data l'apparizione di una insormontabile minaccia. E magari giusto un po' visto dal basso verso l'alto per dare la sensazione di potenza al titano.


Ok, ora ultimissima vignetta e poi chiudo la recensione, ci tengo troppo a farvela vedere, perché appena l'ho vista sono morto dalle risate per quanto è insulsa e disegnata male.


AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA
Che cacchio è questa scena qui? A parte che il tizio in primo piano ha il collo spezzato e la testa enorme rispetto al corpo, oltre a delle gambe sottilissime, la scena sembra quasi che rappresenti una sceneggiatura che dice "Doppia splash page, campo lungo di un bunga bunga party dei titani alla faccia di un povero stronzo storpio dal collo semi spezzato".

Invece presumo che la sceneggiatura dicesse una cosa tipo " Doppia splash page che rappresenti una scena terrificante di diversi titani che sbranano dei soldati, un soldato dagli arti spezzati che guarda la scena impotente"

Il tipo in primo piano non mi sembra affatto spaventato, mi sembra che stia guardando una partita di calcio e che la sua squadra stia giocando male.

 Ora, io non sono un genio del disegno, sto studiando e sono ancora in alto mare, ma questa scelta registica è totalmente errata. Come fare per rendere una scena come questa terrificante  invece di renderla ridicola?

Bella domanda.

Quando ho una domanda del genere io mi vado a vedere i grandi maestri, come citato prima, prenderò ad esempio nuovamente Kentaro Miura.


Purtroppo sono le uniche scene che  possano rendere l'idea di qualcosa di semplice  che diventa terrificante. Ricordo diverse vignette durante l'eclissi da prendere ad esempio, ma non trovandole non posso mostrarvele.

Io vi faccio vedere come le avrei rese io.
 Avrei tenuto tutta la composizione ma avrei modificato di nuovo l'angolazione della telecamera, avrei tenuto il busto del personaggio in primo piano più basso, infondo ha gli arti spezzati, e avrei messo molti neri per rendere la scena terrificante. Poi lo sapete...
Per mio gusto personale avrei messo in primissimo piano il personaggio, ma ciò forse avrebbe distrutto la composizione della tavola.


Beh, ho detto quello che secondo me funziona e cosa invece no. Ditemi la vostra se volete, io vi saluto con una delle più belle illustrazioni di Kentaro Miura.


PRO-

+ Ottima trama
+ Interessanti Cliffhanger quasi alla fine di ogni capitolo
+ Nessun risvolto romantico...

CONTRO-

- ...Nessun risvolto romantico!
- Disegni ridicoli
- Alcune cose sono davvero senza senso

Voto:  6/10

venerdì 11 gennaio 2013

Gli haters sono molto importanti.

  
Salve a tutti allegri amici invisibili con la magia passo leggero che usate talismano di Lloyd per evitare di farmi usare fiaschette estus + 7, come state?  È il mio primo post del 201...Ah, no, lo scorso post l'ho scritto proprio a inizio Gennaio mi pare, parlava di plagio. Lo stesso argomento di cui parlava Berlusconi da Santoro contro Travaglio. Ma politica a parte.... O forse no, anche li c'è il sunto della discussione di oggi.

Gli Haters.

Cosa sono gli Haters? Nello specifico, non so bene da dove viene il termine, o meglio, posso immaginare da quale sito innominabile viene creato il termine "Haters", ma è meglio lasciar perdere. Gli Haters, italianamente e volgarmente tradotto in "odiatori" sono appunto coloro che odiano qualcosa o qualcuno in particolare.
Premetto che anch'io sono stato, e sono ancora, un Haters. Come tutti. Come te. Come chiunque dice di non esserlo ed è solo il primo lurido idiota che odia qualcosa magari più grande di lui.
Non so se vi è mai capitato di leggere qualche discussione random su facebook, magari su un film o sul vostro personaggio preferito. Quando arrivano quei  "geni" della retorica che chiudono il discorso con un "sei solo un Haters". No? Buon per voi, a me sarà capitato un paio di volte, personalmente trovo stupido chiudere una discussione in questo modo, specie se il ragionamento ha un senso o comunque le argomentazioni non provocano un eccesso di zelo tanto da sfociare nel litigio, abbandonare toni pacati e finire nelle offesse personali, quasi come Berlusconi e Santoro qualche sera fa insomma.

Il termine è stato scoperto da poco, ma la realtà è che gli Haters sono sempre esistiti, tutti lo siamo, e tutti dobbiamo accettare gli Haters (Quelli intelligenti) come un dono. Gli Haters stupidi sono quelli che sparano merda alla prima cosa che  non gli va a genio senza però dettarne argomentazioni sensate. Tuttavia il farlo qualche volta non fa di voi, cari lettori, degli stupidi. Comprendo che da esseri umani proviamo emozioni che a volte ci impediscono di essere razionali e imparziali. Si finisce col perdere le staffe, magari quando si ha un interlocutore che vuole capire solo quello che vuole lui, o al contrario con un interlocutore retoricamente più bravo di voi, e si inizia a sparare cazzate.

Ricordatevi una cosa, anche se dite cazzate, non significa che siete stupidi, siete stupidi solo quando siete convinti di una cosa e di cui non avete intenzione di discuterne con qualcuno. In quel caso, sì, siete stupidi. Perché voi non siete che esseri umani, e ragionamenti semplici e banali che però hanno senso potrebbero sfuggirvi a meno che un individuo esterno ve lo faccia notare.

Ecco, in questo senso gli Haters non sono un male. Li sta a voi decidere se cambiare idea o semplicemente continuare a credere quello che volete, ma solo dopo aver visto anche un punto di vista diverso, è un atto d'intelligenza.

Personalmente io sono un Haters brutale delle Clamp, le odio da morire. Odio il loro modo di far recitare i personaggi, il loro modo di disegnare gli occhi, che esprimono freddezza e saccenza, odio la loro idea di "figura maschile" e odio in special modo tutte, o quasi, le loro fan per il loro modo infantile e incomprensibile di comportarsi, e non credo proprio sia una questione di bipolarismo.

Odio Bing Bang Theory, una sit com a dir poco imbarazzante che sfrutta la moda del momento, che fino a 15 anni fa era vista come, appunto, imbarazzante. Nerd  è un termine dispregiativo, così come Otaku. È stupido definirsi tali, ma ahimé, come tanti anch'io in passato mi autodefinivo un Nerd. Mi insultavo da solo in pratica... Ma quei periodi sono finiti, fortunatamente.

Odio Kingdom hearts, ma più che il gioco in sé(Infondo il primo mi era anche piaciuto), odio il suo creatore, Nomura. Il peggior character design e supervisore che si sia mai visto sulla faccia della terra. Lo odio per il suo modo di rappresentare i personaggi, più truzzosi che mai, più effemminati che mai, ha deviato molte giovani menti con il suo disegn assurdo di capelli sparati in aria, cerniere spammate ovunque, occhi più azzurri dell'azzurro stesso, tutti magrolini e se non sono magrolini ma un po' diversi e interessanti sono personaggi secondari macchietta tipo Barrett o Sazh che con quella orribilissima capigliatura afro a triangolo non si può guardare.

 Odio Assassin's Creed, fa strano detto da me che ho tutti i giochi originali e ne ho un angolo dedicato, ma c'è da dirlo. Non è incoerenza, è giusto esprimere un giudizio dopo aver vissuto una serie, Naruto non mi piace, per esempio, ma non ho il diritto di dirlo visto che non ho mai seguito la serie decentemente, sparerei solo pregiudizi infondati e stupidi. Ma torniamo al sunto: Assassin's Creed è la merda nel suo apice. Poteva essere il Tenchu occidentale, poteva essere una saga capolavoro a tutti gli effetti, se al posto dei "templari" avessero usato un nome inventato per una setta tutta loro, avessero dato un nome più proprio al credo degli assassini, avessero fatto recitare meglio i personaggi all'interno del gioco, e se non lo avessero, soprattutto, reso l'ennessimo clone mal riuscito di GTA però in versione storica, poteva venire su un capolavorone epico. Invece no. È una stronzata di dimensioni epocali, dove solo la saga di Ezio, soprattutto per l'ambientazione, merita di essere seguita. Il resto è tutta fuffa. Soprattutto il finale. Non esiste un finale più insipido di quello. Non esiste.

Ok. basta. Se no la mia parte Haters stupida esce fuori e inizierei a sparare cazzate passondole per assolutismi e non per opinioni personali. E sì, ragazzi. Perché le mie sono solo opinioni personali.
Ormai sembra quasi che il mondo non sappia più cos'è un opinione personale, non appena una persona la esprime viene bollato come Haters e attaccato da tutti quelli che non la pensano come lui.
È stupido, nella storia ci sono persone che sono morte per sapere l'opinione e le idee altrui in assoluta libertà, e oggi, nel 2013 ci sono persone che ti vengono addosso per molto meno. Amicizie durante anni frantumate per opinioni diverse su un singolo stupido gioco. 
Come dicevo prima, gli Haters esistono da sempre, ma per colpa dei social network, questi sono aumentati e ovviamente quelli stupidi. Sapete perché? Infantilità. La maggior parte degli Haters di oggi sono ragazzi, che non sapendo assolutamente nulla pretendono di avere ragione per soddisfare i loro problemi di autostima. Io lo so bene, poiché ci sono passato anch'io, ma immagino sia una fase naturale dell'adolescenza, no? No. Purtroppo no. Ci sono persone più grandi che continuano a comportarsi come ragazzini di 16 anni, venendosene con argomentazioni che non stanno né in cielo né in terra, e, cosa peggiore, spacciandole per verità assoluta.

Io la penso così, penso che tutto quello che ho scritto in questo post siano cose vere, sensate, giuste, ma so bene che ci sono persone che, al contrario, la pensano diversamente. Persone che non accettano o preferiscono ignorare un punto di vista diverso delle sfaccettature che c'è dietro l'Haters, preferiscono bollare la cosa in modo semplice, ma sono stupidi perché limitano le loro conoscenze per problemi di egocentrismo.

C'è da dire che c'è chi è Haters per moda, o per creare polemiche inutili per diventare famoso (Da qui l'immagine del post), ma personalmente sono solo macchiette senza personalità che seguono una mente più razionale di loro e di cui ne condividono i ragionamenti solo perché sono troppo pigri per formulare un modo di pensare loro.

Io sono un Haters, sono sempre pronto a discutere di qualsiasi cosa, a volte forse sarò un po' troppo di parte, vi prego di perdonarmi, sarà l'umore del momento specifico, c'è una persona con sentimenti e problemi dall'altro lato dello schermo che viene influenzato da questi e che non può essere avvalutativo quando partecipa a una discussione. Vi chiedo scusa se vi ho offesso in qualche modo in passato, siete liberi di pensare quello che volete su di me. Una cosa è certa, non mi sento stupido per le cose che ho detto in passato, non si può essere stupidi a mettere in mostra e in discussione il proprio punto di vista, poiché tale atto è solo simbolo di una profonda e razionale maturità che vuole fuoriuscire tentando di mettersi in pari con la società di cui l'individuo stesso ne farà parte.

E in modo giusto.








mercoledì 2 gennaio 2013

Cos'è un plagio?



Come potete vedere a questo link, ci sono svariate forme di plagio, quello che ci interessa e che andremo ad analizzare è il Diritto d'autore.

È inutile che vi spieghi i dettagli sul diritto d'autore, sul link che vi ho postato c'è scritto tutto quello di cui avete bisogno di sapere.
Dunque, perché parliamo di questo argomento oggi? Perché, ragazzi, nonostante tutte le spiegazioni su wikipedia, continuo a non capire quando precisamente qualcosa è considerabile plagio oppure no. Mi spiego meglio, nel mondo del disegno, indipendentemente da fumetto o illustrazione, la storia dell'arte in special modo ci insegna che gli artisti DA SEMPRE rubano da altri per crescere ed apprendere. Come Castellini prendeva spunto da Buscema tanto da farne "sua" la sua arte e poi evolversi, così ha fatto Simone Bianchi con Castellini. È un circolo vizioso, Buscema partì direttamente da Michelangelo ed altri artisti rinascimentali. E badate, discorsi del tipo "Prendere spunto" non hanno alcun senso logico, in base a cosa potete affermare che qualcosa è "presa come spunto" o plagiata? Andiamo con ordine e con calma, ci arriveremo piano piano al  sunto della discussione.

Vado avanti raccontandovi un episodio curioso.

Ricordo agli inizi del rinascimento un episodio riguardo Brunelleschi e Donatello. Donatello chiese a Brunelleschi pareri su un suo Gesù in legno che aveva da poco realizzato, quest'ultimo lo ammonì dicendogli che l'individuo sulla croce sembrava un contadino e non Gesù. Donatello esclamò una cosa tipo "è facile giudicare a parole", per ripicca Brunelleschi torno a casa a lavorare un suo Gesù in legno e farglielo vedere successivamente a Donatello, il quale ne rimase assai infastidito.

Perché vi racconto questa vicenda? Perché quello era plagio, secondo una certa forma di pensiero, no? Brunelleschi ha fatto un Gesù in legno esattamente come aveva fatto l'amico, lasciando perdere il motivo, è plagio. Ecco, in realtà tutti plagiamo qualcuno, indipendentemente dallo scopo, resta plagio.

Attenzione, non ne sto parlando come un affermazione, sono solo brevi ragionamenti! Si sa che ci sono diverse parti burocratiche che dicono, oggi, quando è o non è plagio, specie quando si parla di lucro.

Volevo discutere con voi di due persone che negli ultimi anni sono stati accusati di plagio, uno è Paolo Di Clemente e l'altro è Giuseppe Ferrario. 

Non intendo criticare o parlar male di questi due artisti, poiché so quanto è difficile creare qualcosa di nuovo da zero, in questo post discuteremo dei fatti realmente avvenuti, e nient'altro.

Chi è Paolo di Clemente?

Un fumettista, è diventato famoso più per le polemiche che ha causato con sue palesi copie di opere più famose. A questo LINK  troverete tutto quello che volete sapere a riguardo.

Chi è Giuseppe Ferrario?

Anche lui è un fumettista, a differenza di Paolo di Clmente non è così famoso, basti pensare che non ho trovato alcuna pagina di wikipedia, per cui vi ho linkato il suo blog.
Ferrario è stato accusato di plagio per una testata moderna  riguarda le cronache del mondo emerso.
Qui troverete tutte le notizie in merito.

Avete letto tutte le informazioni? Benissimo, ora possiamo andare avanti, e mi piacerebbe sapere la vostra opinione in merito.
Non me la sento di condannare questi due artisti, forse un po' Paolo di Clmente sì, ma Giuseppe Ferrario no. A chi non capita mai di avere delle reference? Di lavorare sfruttando un frame di un film, animazione o non, per facilitarsi il lavoro? Tutti lo hanno fatto e tutti continueremo a farlo. La Bonelli ha praticamente fatto man bassa di frame di film di Sergio Leone per il suo Tex, non mi pare che qualcuno se ne sia mai lamentato. Il perché è dovuto al fatto che nel caso Bonelli si tratta di un "Codice" di lettura a detta di alcuni, ma non darei molto credito a queste voci, c'è da pensare anche che la Bonelli è pur sempre una casa editrice storicamente affermata per cui non le si penalizza nulla.
Poi c'è anche il citazionismo, alcuni fumetti ne sono pieni fino all'orlo. Basti pensare al Gea di Luca Enoch, per intenderci. O l'autocitazionismo fatto dal Rrobe (Roberto recchioni per chi non bazzica per internet) nel suo Asso. Oppure a ZeroCalcare che praticamente fa del suo marchio di fabbrica il citazionismo.

Quand'è che effettivamente siamo di fronte ad un plagio, dunque? 

Discutiamone.