-ATTENZIONE- "L'autore del Blog è una persona molto schietta e non sempre molto pacata, per cui alle volte si avvarrà di un linguaggio scurrile e volgare, tenere fuori dalla portata dei bambini da 3 ai13 anni, per effetti collaterali si prega di contattare uno psichiatra, o un esorcista se serve. Anche Gerry Scotti andrà bene."

domenica 28 ottobre 2012

Il senso della vita attraverso il disegno del fumetto.


Brayan Craston, Walter White per chi segue Braking bad, come il sottoscritto. Bellissimo telefilm, superiore a livelli di recitazione anche a Lost, secondo il mio modesto parere.

Se ve lo state chiedendo, nerd di merda, no, non l'ho disegnato io. Magari.
E cosa c'entra comunque B.C col post di oggi? Che cosa voglio dire? Rifletto, principalmente.
A volte mi capita di pensare alla vita, le mie aspirazioni, o al fatto che Joker muore nell'albo numero 6 di Batman.
Penso che il mondo sia tutta una merda, esattamente come B.C fa venire a galla piano piano che si svolge la vicenda di Braking bad, e chi lo ha visto sa di cosa sto parlando.
Mi piace riflettere sulla vita, e più precisamente su me stesso. E se pensavate che parlassi in generale, è il mio blog, schifosi egocentrici bastardi, quindi parlo di me! Se siete interessati ai miei pipponi mentali, siete pregati di sedervi comodi, prendere delle patatine, coca-cola o birra, avviare questo theme, si, proprio questo, e augurarvi buona lettura.

Disegnando, disegnando, disegnando. Mi accorgo che nel disegno, o comunque nel procedimento del suddetto ci sono delle analogia con la vita e l'universo stesso, come se tutto partisse da qui. Quando CREO qualcosa, non sono mai sicuro su quello che sto effettivamente creando, e poi, una volta che sono assolutamente certo della perfezione del prodotto creato, solo dopo mi accorgo che è una merda. Analogia perfetta poi, è il fatto che mentre si costruisce un corpo, non si è sicuri di quello che si fa e si cancella per provare altre pose. È esattamente quello che facciamo ognuno di noi, o perlomeno io, ogni giorno della  vita, quando siamo di fronte a delle decisioni importanti, non ne siamo sicuri e proviamo altre soluzioni.

La parte che odio tra tutte è l'inchiostrazione.

Odio inchiostrare.

Inchiostro cattivo che mi ruba i biscotti. Inchiostro bullo. Fanculo inchiostro.

L'analogia della vita in tal procedimento sta nel fatto che, a differenza di che strumento si usi, puoi ottenere svariati risultati MA SOLO se usi bene lo strumento che hai deciso di usare, e se sbagli, a meno che non hai un bianchetto super preciso, sei nella merda, e devi ripetere tutto d'accapo, fin quando non sbaglierai ancora e ricomincerai di nuovo e ancora,  e ancora....

....Comprare un bianchetto super preciso, non sarebbe meglio, a quel punto? Solo 5 euro e ti passa la paura. Citazione del nido del cuculo.

....O era acuto.

Comunque sia, anche qui c'è una chiara e precisa analogia. L'inchiostro può essere qualunque cosa, una persona, un oggetto, un sentimento, un lavoro. Se sbagli, sei nella merda. Puoi solo rimediare e devi sacrificare qualcosa per farlo. Devi essere certo delle cose che vuoi, o sbaglierai sempre, e i bianchetti costano. In tempo di crisi, vi lascio immaginare che non è il massimo dover spendere soldi in "bianchetti". La vita va presa seriamente, ma al punto giusto...

E in ogni caso, c'è sempre il colore! La gioia di vivere, la diversità nel mondo che ne riconduce alla sua intera bellezza artistica.

Color merda. Perfetto.

Il colore lo odio e lo amo. È un rapporto  difficile il nostro. Chiediamo il divorzio ogni tot, quando ci va male, però, sappiamo tenerci compagnia.
Il colore è, tra molte fila di virgolette, uno dei mezzi con cui vado d'accordo, lasciando perdere la stesura, dire che l'analogia, in questo caso, è allarmamente poco chiara. Non sono sicuro che la parola "allarmamente" esista nel vocabolario, ma avete capito che cosa intendo, insomma, grammarnazi di merda! Smettetela di parlare sulla mia palese ignoranza grammaticale e lasciatemi canzonar le mie  osequie filologie semantiche culturalmente appropriate. E non dite che sto male.

Questo è il colore. Pazzia. Delirio. Dire cose che apparentemente non hanno senso quando invece hanno più senso e profondità di quanto lo si voglia ammettere. Non c'è un analogia nel procedimento, ma nel definitivo. In questo caso la merda. Che è marrone, ed esprime quanto di più bello ci sia al mondo. Lo dice Mr. Hankey, maledetti nerd ignoranti odiatori di South park.

Il colore è la cosa più sensata, bella e pazza di qualsiasi altra cosa. Come la vita.

La vita è meravigliosa.





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